Brum brum… no, niente BRUM…

Niente… Mi sta proprio abbandonando. La mia adorata macchinina, compagna di quasi 200.000 Km ha deciso di fare i capricci, e li sta facendo per bene. Si vuole andare a riposare e me lo sta facendo capire in tutti i modi… Ruote che scoppiano, carburazione che va e non va, singhiozzi, soste forzate diurne e notturne perché lei ha deciso che quel giorno non vuole camminare… E come se non bastasse ci si mettono anche gli altri, da un mesetto sembra una coalizione, a partire da quel simpaticone che ha deciso che un bel ricamino su entrambe le portiere ci stava bene, si vabbè, pure a me piace l’arte, ma che l’andassero a fare sulle portiere altrui!!!! Per arrivare all’incapace che in qualche manovra ha deciso che il mio paraurti era ancora troppo integro e che senza un angolo sarebbe stato più originale…. Ma vojo dì, le misure non t’hanno insegnato a prenderle, eheh??? Insomma, sono tutti segni…. Ma come faccio ad abbandonarla? La mia prima auto, 8 anni insieme, ancora me la ricordo tutta nuova e fiammante, mille gite fuori porta, mille vacanze, ha sotto le sue ruote l’asfalto e i sampietrini di tutta Roma, avanti e indietro, indietro e avanti e ancora avanti… ops… s’è rifermata di nuovo… ma vaff…… Comunque la perla degli ultimi mesi di incertezza automobilistica l’ha tirata fuori mio padre, dopo che ero rimasta a piedi per l’ennesima volta lui tutto tranquillo alle mie perplessità sul fatto che fosse ancora il caso di andarci in giro con quel catorcio mi ha risposto: “vai tranquilla, se rimani a piedi di notte questo è il numero del carrattrezzi, te lo metto nel cassettino” grazie… Ora mi sento decisamente più sicura, ahahah!!!

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